di Laura Melis – Il Milleproroghe 2025 prevede la riammissione alla rottamazione quater per contribuenti i decaduti al 31 dicembre 2024.
Approvato definitivamente il Milleproroghe 2025 che, tra le altre cose, prevede la riammissione alla rottamazione quater per i decaduti al 31 dicembre 2024.
Limitatamente ai debiti tributari compresi nelle dichiarazioni a suo tempo effettuate per richiedere di aderire alla “Rottamazione-quater”, i debitori che alla data del 31 dicembre 2024 sono incorsi nell’inefficacia della relativa definizione a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme da corrispondere per effetto dell’adesione alla predetta procedura di definizione agevolata, possono essere riammessi alla medesima rendendo, entro il 30 aprile 2025, la dichiarazione già prevista per la “Rottamazione-quater”.
In caso di riammissione, si applica in via generale la disciplina della “Rottamazione-quater”, salvo le seguenti precisazioni:
• la dichiarazione può essere integrata, relativamente ai soli debiti sopra citati, entro il 30 aprile 2025;
• il pagamento delle somme dovute, alle quali sono applicati gli interessi al tasso del 2 per cento annuo a decorrere dal 1° novembre 2023, è effettuato alternativamente:
• in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025;
• nel numero massimo di dieci rate consecutive, di pari importo, con scadenza, rispettivamente, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027;
• l’agente della riscossione comunica al debitore entro il 30 giugno 2025 l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, ivi incluso quello delle singole rate, nonché il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse;
• le dilazioni di pagamento sospese a seguito della presentazione della suddetta dichiarazione saranno revocate alla data del 31 luglio 2025.

Avvocato, ha iniziato la carriera professionale presso lo studio legale dell’Avv. Nicola Guerrera negli anni più intensi del fenomeno mafioso calabrese. Esercita la professione forense a Cagliari e Lucca, dove attualmente risiede. Sensibile, tra l’altro, ai temi legati alla difesa dell’ambiente e degli animali, ha promosso e curato significative cause e iniziative a livello nazionale. Patrocinante in Cassazione, si adopera nel ramo del diritto civile e penale, con una particolare attenzione al disagio familiare sino alla violenza di genere.