di Lucia Paolini – La conferma dell’inizio dei lavori al Piazzone e lo spostamento dei 20 chioschi è arrivata nel consiglio comunale
Lunedì 29 luglio il consiglio comunale di Viareggio ha affrontato una delle questioni più delicate e controverse della città: il futuro del Piazzone. Inserito originariamente come 12° punto all’ordine del giorno, la discussione sul Piazzone è stata anticipata al quarto punto grazie alla presenza di una delegazione di commercianti e cittadini, determinati a seguire il dibattito e a comprendere le sorti del loro quartiere.
Davanti al Comune, striscioni recitavano “omissione di soccorso”, segnalando la frustrazione e la preoccupazione della comunità locale. I commercianti e i residenti, pur favorevoli all’inizio dei lavori di riqualificazione, hanno richiesto interventi immediati per contrastare il degrado e la criminalità che affliggono la zona, minacciando la sopravvivenza delle attività commerciali. La preoccupazione è che, anche iniziando i lavori subito, la loro durata di cinque anni potrebbe portare alla chiusura di molti negozi se non si prendono misure urgenti per migliorare la sicurezza e il decoro.
Durante il consiglio comunale, sono state approvate con larga maggioranza le due delibere necessarie per avviare il progetto di riqualificazione di piazza Cavour, con 14 voti favorevoli dalla maggioranza e dalla lista Troiso, cinque voti contrari dal Partito Democratico e dalla Lega, e due astenuti dai Fratelli d’Italia. Il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha annunciato che i primi lavori inizieranno il prima possibile. Tuttavia, per trasferire i 20 chioschi del Piazzone sotto la Torre Matilde, è ancora necessaria una variante urbanistica.
Un punto di forte discussione riguarda proprio il trasferimento dei chioschi, bocciati dalla sovrintendenza nel nuovo progetto perché considerati irregolari. La variante urbanistica e l’accordo di riequilibrio del piano finanziario con il privato, aggiornato dopo cinque anni di ritardi e aumentato a dieci milioni di euro, sono stati approvati, ma le preoccupazioni dei commercianti restano. Molti di loro sono contrari al trasferimento, poiché la piazza del Mercato, destinazione prevista per i chioschi, non è considerata commercialmente appetibile. Inoltre, i chioschi dovrebbero ridurre le loro dimensioni, e i commercianti dovranno sostenere spese significative per il trasferimento, condizioni non discusse preliminarmente.
Durante il consiglio, è stata respinta la mozione presentata da Lega, PD e lista Bonaceto (quest’ultima assente in aula) che richiedeva interventi immediati per garantire sicurezza e decoro al mercato. Nonostante l’approvazione delle delibere, restano dubbi significativi sulla possibilità che i lavori possano effettivamente iniziare come previsto, considerando anche i leciti potenziali ricorsi legali da parte dei commercianti.
Il Piazzone, quindi, continua a rappresentare una delle sfide più grandi per l’amministrazione comunale, ancora intrappolata in condizioni peggiori rispetto a quando il progetto di restyling venne presentato. La comunità di Viareggio attende con ansia sviluppi concreti che possano finalmente risolvere i problemi di degrado e insicurezza del centro, salvaguardando al contempo le attività commerciali e il tessuto sociale locale.
In un consiglio comunale che ha visto commercianti e residenti partecipare in massa, seppure con la frustrazione di non poter intervenire direttamente, il messaggio è chiaro: la popolazione è stanca di promesse e burocrazia e desidera azioni tangibili. E mentre il sindaco Del Ghingaro annuncia con ottimismo l’inizio dei lavori per fine vacanze, resta da vedere se il calendario verrà rispettato o se, come spesso accade, l’orologio della politica continuerà a marciare a un ritmo tutto suo, lasciando la cittadinanza ad aspettare ancora una volta soluzioni che tardano ad arrivare.