Cronaca della Versilia

Stazzema – La Lunga notte di Sant’Anna di Stazzema

di Antonietta Bandelloni – Scrittori, giornalisti, attori, cantanti e musicisti hanno ricordato l’eccidio del 12 agosto 1944

Per sette ore consecutive, nella piazza della chiesa di Sant’Anna di Stazzema si sono alternati scrittori, giornalisti, attori, cantanti e musicisti per parlare di pace e guerra, odio e fratellanza, ricordando l’eccidio di quel lugubre 12 agosto di 80 anni fa, uno dei più atroci crimini commessi contro la popolazione civili nel secondo dopoguerra in Italia.

L’evento, trasmesso in diretta da Controradio, ha visto avvicendarsi sul palco, a partire dalle ore 16.30: Sara Lucaroni e Gianluca Fulvetti.
Mentre Gianluca Carofiglio e Antonio Scurati non hanno fatto mancare il loro contributo con un emozionante collegamento.

Mentre la calura del pomeriggio poco a poco scemava e la piazza si riempiva, Luca Barsottelli ha proposto la pièce teatrale ‘Mexico 68’.

Quando Elisabetta Salvatori ha iniziato a proporre ‘Scalpiccii sotto i platani’, con il trasporto e la passione che da sempre mette nello scrivere e nel portare in scena le storie che narra, la commozione generale si è fatta più tangibile: c’era chi con un groppo in gola ascoltava silenzioso senza battere ciglio per evitare che l’emozione potesse tradirlo, e chi si asciugava il volto rigato di pianto.

Alternando momenti di tenerezza alla narrazione di scene cruente, Salvatori ha portato tutti indietro nel tempo, fino a quel fatidico 12 agosto 1944 quando, dopo le grida disperate della povera gente mescolate a quelle dei carnefici e delle mitragliatrici, su Sant’Anna cadde un silenzio tombale.

Il concerto di Bobo Rondelli ha chiuso la giornata di celebrazioni, esibendosi assieme alla band Musica da Ripostiglio: dissacrante e pungente come di consueto, Rondelli ha saputo alternare momenti di leggerezza, a istanti di riflessione, come quando ha proposto ‘A me ciam Bert’, la storia di suo zio che i tedeschi in ritirata prima lo obbligarono a caricare sacchi sui loro mezzi e poi lo fucilarono senza pietà.

Verso mezzanotte, mentre sul palco è sceso il silenzio e si sono spente le luci, ha avuto inizio l’edizione notturna di ‘Un fiore a Sant’Anna’. Con le rose in mano, un muto corteo di persone si è incamminato verso l’Ossario per rendere omaggio a tutte le 560 persone che in sole tre ore vennero massacrate. A far da sottofondo a quell’ascesa solo il violino di Alice Lombardi e il pianoforte di Gabriele Bascherini.


© Foto e video di Antonietta Bandelloni