L’immobile nel complesso delle Barbantini sarà gestita dalla Fondazione per la coesione sociale con il supporto di ANFFAS
Nasce nel pieno centro storico di Lucca Mandorla, la comunità alloggio protetta con due appartamenti da otto posti per la residenza di persone adulte con disabilità di media complessità, la cui apertura è prevista per l’autunno. L’immobile conta anche su un terzo appartamento con quattro posti letto per percorsi verso la vita indipendente.
I lavori di ristrutturazione organizzati e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (FCRLU) sono appena terminati, restituendo alla città l’immobile messo a disposizione dalla congregazione delle suore ministre degli infermi di San Camillo (Barbantini), in una porzione del monastero di Santissima Trinità all’interno dell’isolato compreso tra via Elisa, via del Fosso, via del Calcio e via San Micheletto. Un’ala di questo storico palazzo è stata riorganizzata per ospitare una comunità alloggio protetta, ovvero una forma di abitare supportato previsto dal catalogo delle strutture socio assistenziali della regione Toscana, per persone adulte con disabilità che hanno bisogno di un’assistenza per incrementare le capacità di autonomia e autogestione, relazionali, sociali e di inserimento pieno nella vita della comunità.
L’intervento di ristrutturazione e l’organizzazione degli spazi e degli arredi è stato condotto grazie all’ufficio tecnico della Fondazione cassa di risparmio di Lucca secondo le normative regionali, ma ha riservato un’attenzione particolare all’accessibilità grazie alla collaborazione con Cerpa che ha dato preziosi suggerimenti nell’allestimento degli spazi e ha curato la progettazione degli arredi per migliorare la qualità della vita, l’accessibilità, la fruibilità e l’usabilità degli ambienti, secondo i principi del design universale.
La struttura, da cui si accede da via Elisa, si sviluppa su tre piani con tre appartamenti, due autonomi per un totale di 16 posti dedicati all’accoglienza di persone adulte con disabilità di media complessità che necessitano di supporto per la vita in autonomia. E un terzo appartamento per 4 persone, dove verrà allestita una cosiddetta “palestra di autonomia”, ovvero dove le persone con disabilità che ancora abitano in contesti familiari potranno sviluppare e consolidare capacità e competenze per emanciparsi dalla famiglia nel futuro e inserirsi in un contesto di comunità. Il piano terra è stato allestito con spazi polifunzionali aperti all’utilizzo delle associazioni del territorio.
La comunità alloggio si inserisce pienamente nel quadro della legge del Dopo di Noi, per garantire anche a persone con disabilità gravi la massima autonomia e indipendenza, consentendo per esempio di continuare a vivere – anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro – in contesti il più possibile simili alla casa familiare. La comunità sarà gestita dalla Fondazione per la Coesione Sociale, ente di scopo della FCRLU che opera nel campo del welfare, e i servizi di assistenza alla persona ed educativi saranno assicurati da ANFFAS, partner di progetto fin dal suo nascere.
La ristrutturazione operata sull’immobile e il servizio di Comunità Alloggio che ospiterà sono stati presentati giovedì 27 giugno dal presidente della Fondazione cassa di risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, dalla presidente della Fondazione per la coesione sociale Lucia Corrieri Puliti, da Vania Nottoli, past president e socia di Anffas Lucca, e da rappresentanti della congregazione delle suore ministre degli infermi di San Camillo.
Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco del Comune di Lucca Mario Pardini, il vicesindaco e assessore al sociale Giovanni Minniti, l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, Sara D’Ambrosio per la provincia di Lucca e i direttori delle tre zone Distretto dell’Azienda Usl Toscana nord ovest. Per il Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità (Cerpa) presenti la presidente Piera Nobili e Elena Piantanida.
“È una struttura di grande valore storico, la cui nuova funzionalità è frutto di un percorso di ascolto dei bisogni prioritari del territorio da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ha sottolineato il presidente Marcello Bertocchini -. Il nostro obiettivo era riuscire a creare le condizioni affinché le persone con disabilità potessero avere una prospettiva differente di futuro e di vita indipendente, a partire dalla promozione delle loro capacità di autonomia. L’immobile è stato individuato al centro della città per dare un ulteriore valore all’iniziativa, inserire in una quotidianità intensa e vissuta gli ospiti della comunità. Tre anni di lavori di ristrutturazione molto accurati sono serviti di certo a riqualificare l’antico edificio proseguendo la complessiva riqualificazione della zona est della città e destinando ad una funzione pubblica una struttura privata e non utilizzata, ma soprattutto a dare alle persone con disabilità la possibilità di contare su un nuovo percorso di residenzialità e di vita più autonoma possibile“.
“Aprire questa nuova struttura nel centro della città è una scelta simbolica, ma anche decisiva per chi vi abiterà – ha ribadito Lucia Corrieri Puliti, presidente della Fondazione Coesione Sociale -. A partire dai prossimi mesi, infatti, le persone accolte nella casa potranno partecipare a pieno alla vita della città e potranno prosperare lontano da dinamiche di emarginazione. Il servizio che promuoviamo ha come radice l’idea di una casa e non di una struttura istituzionalizzante, che promuova l’autonomia e non l’assistenza, che consideri le persone non oggetto di cura, ma soggetti portatori di diritti. In questo senso il percorso di progettazione e confronto che stiamo facendo con l’Azienda Usl Toscana nord ovest e con i Distretti sociosanitari del nostro territorio è fondamentale, unito a un dialogo molto stretto e alla partecipazione attiva del tessuto associativo e di enti del terzo settore della città. Pensiamo la casa come una risorsa e un luogo dove sperimentare percorsi di innovazione sociale e azioni di welfare culturale“.
Redazione Lucca Times.