Cronaca di Lucca

Lucca – Oltre un milione di euro per lavori di riqualificazione a palazzo Boccella grazie ad un bando del ministero dell’università

La scuola IMT destinerà il palazzo agli uffici amministrativi ed al rettorato

Palazzo Bocella


Un milione e 300mila euro per palazzo Boccella: è il finanziamento che la scuola IMT ha ottenuto dal ministero dell’università grazie ad un bando in cui il prestigioso istituto si è classificato secondo.

Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore, Rocco De Nicola: “Un altro passo avanti per la scuola IMT e per la stessa città di Lucca. Fin dal 2022, con le manifestazioni di interesse per il reperimento di nuovi immobili, ho sempre sottolineato come l’espansione della scuola dovesse avvenire all’interno del centro storico, per diversi motivi, non ultimo il legame della città con questa istituzione universitaria che dal 2005 non ha mai smesso di crescere, contribuendo a portare il nome di Lucca nel mondo anche per quanto riguarda la ricerca scientifica”.

Il finanziamento sarà utilizzato per i lavori, in fase di affidamento, di adeguamento funzionale e di risistemazione di palazzo Boccella, l’edificio storico situato in via della Fratta ed ex sede del museo di arte moderna Lu.C.C.A.. L’edificio è stato acquistato dalla scuola IMT lo scorso anno per rispondere alle esigenze di nuovi spazi della scuola e sarà destinato ad ospitare il rettorato e gli uffici amministrativi, andando ad ampliare il campus universitario nel centro storico di Lucca.

L’IMT, con un punteggio di 48,18 ottenuto sulla proposta presentata, è risultati secondo in una graduatoria di ben 42 università italiane, dietro solamente all’univeristà di Padova, che apre la classifica con 49,60 punti. 

La scuola – conclude De Nicolaormai dimostra di essere ‘adulta’ e di sapersi misurare con atenei antichissimi. Ancora una volta siamo riusciti a portare a Lucca risorse preziose, che fanno bene alla Scuola e anche alla città, poiché serviranno per restituirle uno dei più importanti palazzi storici. Un ringraziamento va a tutta la comunità, compreso il personale tecnico amministrativo, per l’efficacia e il senso di responsabilità con cui svolge il proprio lavoro”.