Cultura e Spettacolo

Lucca – ‘E lucevan le stelle’: successo per il concerto omaggio a Puccini

di Yanez De Gomera – ‘Puccini secondo Muti’ sotto gli spalti delle Mura è stato trasmesso in mondovisione. Per i cantanti e il Maestro scrosci di applausi

E alla fine, ci siamo. È Venerdì 28 giugno, il sole allunga le ombre di oltre 6mila spettatori sul campo Balilla mentre iniziano a risuonare le melodie di Puccini coccolate dai baluardi delle Mura storiche di Lucca. Ha detto qualcuno che questa sera è una data che traccerà un punto tra un prima e un dopo. Non tanto per il genio del Maestro Puccini, che quello, si sa, viene già celebrato ogni giorno in migliaia di teatri in tutto il mondo. Questa sera ad andare in scena in mondovisione sarà anche e soprattutto la città di Lucca, con la sua storia e la sua cultura, giungendo a quella consacrazione come meta turistica d’eccellenza, a fare da capofila in un territorio incredibile che va dalle Apuane al Tirreno.

È la sera delle grandi occasioni, una di quelle sere in cui si è testimoni di qualcosa che sicuramente resterà nella storia, vuoi per l’organizzazione che vede in primis dispiegare le forze della presidenza del consiglio, del ministero della cultura, e della Rai, ma anche per tutto il tessuto culturale cittadino, dal Teatro del Giglio all’amministrazione comunale, per non dimenticare l’organizzazione di D’Alessandro e Galli del Summer Festival. È la sera in cui Lucca non è più né una meta turistica di nicchia, né un capoluogo di provincia. Lo scenario a cui ambisce è ormai internazionale, come lo stesso pubblico della serata. Ma questo è anche il momento dove le parole, e in parte anche le polemiche che hanno accompagnato il comitato per le celebrazioni pucciniane, si fermano finalmente davanti alla bella musica e al bel canto.

Se fosse un film il concerto sarebbe una lunga carrellata di immagini che si succedono, con i più celebri protagonisti delle opere di Puccini che sfilano sul palco rappresentate dai cantanti. C’è la tragica storia di madama Buttefly, ci sono le storie d’amore di Mario Cavaradossi e Tosca, di Mimì e Rodolfo. Interpretate ovviamente dai maestri Eleonora Buratto, Lidia Fridman, Mariangela Sicilia, Luciano Ganci, Dmitry Korchak e Francesco Meli. Supportati dall’orchestra giovanile Luigi Cherubini con ben 125 elementi.

Il programma è filato liscio, con un pubblico in religioso silenzio al limite della contemplazione, forse anche per la strana sensazione di vedere, o meglio di ascoltare le melodie del Maestro nella città che lo ha visto nascere sparate in mondovisione. Sì, perché il rapporto con la mondanità di Puccini è sempre stato abbastanza burrascoso e più facilmente nell’immaginario collettivo la sua figura vive immersa nelle solitarie sponde del lago di Massaciuccoli che il Maestro aveva scelto come ‘buen retiro’ e che ancora oggi con il gran teatro all’aperto di Torre del Lago celebra la sua musica ogni anno.

A dirigere i tanti giovani musicisti un altro grande della musica nazionale ed internazionale il Maestro Riccardo Muti, che ha rimarcato l’importanza di investire nella cultura e nei giovani, come la stessa orchestra da lui fondata, orgoglioso della propria italianità.

Puccini è uno di quegli autori – ha detto il Maestro Riccardo Muti sul palco intervistato dalla conduttrice della serata Serena Autieri – che ha scritto delle partiture molto precise. Sebbene inviti anche ad usare il metronomo del cuore non bisogna interpretare il Maestro ma cercare di essere il più possibile fedeli alle sue indicazioni. Era un uomo che amava la vita e solo un uomo che amava la vita poteva scrivere opere di questo genere”.

Ci viene allora da chiederci cosa avrebbe pensato lo stesso Puccini nel vedere questa grande rappresentazione e cosa avrebbe detto al maestro Riccardo Muti sulla scelta e sull’esecuzione dei brani. Noi non possiamo che immaginarcelo che stia ridendo beffardo, accarezzandosi i baffi dopo aver aspirato quell’eterna sigaretta, tutto sommato felice che, nel centenario della sua morte, con questo grande concerto che raggiunge il culmine delle celebrazioni in suo onore, abbia finalmente trovato spazio accanto ed alla pari ad un altro grande Maestro: Giuseppe Verdi.

Foto di Cinzia Guidetti