Cronaca di Lucca

Lucca – Continuano le polemiche sugli spazi della biblioteca Agora’

Un comitato culturale di cittadini lucchesi raccoglie le firme per esprimere la preoccupazione del ridimensionamento degli spazi, le repliche della giunta comunale non tardano ad arrivare

In questi giorni decisivi per la nostra città, oltre 270 cittadini hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Sindaco di Lucca esprimendo la loro preoccupazione per il ridimensionamento degli spazi della Biblioteca Agorà, una delle istituzioni culturali più importanti della nostra comunità. La lettera, che riflette il sentire comune di giovani, adulti e professionisti, mette in luce l’importanza di mantenere gli spazi attuali della biblioteca dedicati ai bambini e ai ragazzi. La necessità di ricollocare gli uffici comunali a causa della condizione precaria del tetto è riconosciuta da tutti, tuttavia, la soluzione proposta dall’amministrazione di utilizzare gli spazi della Biblioteca Agorà destinati ai giovani non è accettabile per la comunità culturale di Lucca. La biblioteca non è solo un luogo di lettura, ma un centro vitale di conoscenza, socializzazione e crescita culturale. Negli anni, la Biblioteca Agorà ha dimostrato di essere un esempio virtuoso a livello nazionale, promuovendo l’apprendimento e la formazione attraverso iniziative innovative e il contributo di professionisti del settore culturale. In precedenza, una petizione firmata da oltre 2.000 persone e una video lettera aperta all’amministrazione comunale hanno già espresso il forte dissenso della comunità nei confronti di questa decisione. Ora, con questa nuova lettera firmata da oltre 270 cittadini, si rinnova l’appello al Sindaco affinché riconsideri la scelta di ridimensionare gli spazi della biblioteca. La Biblioteca Agorà rappresenta un luogo fondamentale per la crescita delle nuove generazioni, un ponte tra la scuola e la vita professionale, un luogo dove si coltivano menti eccelse e si preparano i cittadini responsabili del domani. Ridurre questi spazi significherebbe compromettere la qualità della formazione culturale e il futuro della nostra comunità. Con questa lettera, la comunità culturale di Lucca chiede al Sindaco di preservare gli spazi attuali della Biblioteca Agorà, garantendo così la continuità di un servizio essenziale per la crescita culturale e sociale dei nostri giovani e dell’intera cittadinanzalo rende noto con una lettera di oltre 270 firme indirizzata al sindaco, la comunità culturale di Lucca.

La replica dell’assessore Nicola Buchignani non tarda ad arrivare: “Leggendo la lettera indirizzata alla giunta comunale e distribuita agli organi di stampa viene da chiedersi se il Comitato per l’Agorà voglia interloquire con l’amministrazione comunale oppure sia più interessato ad aumentare la confusione e la disinformazione nei confronti degli utenti e dell’opinione pubblica. Dire che “l’appalto non è stato vinto da nessuno” – come se la gara fosse andata deserta – è una notizia non vera su cui l’amministrazione chiede agli organi di stampa già da ora la rettifica, come è totalmente fuorviante è alludere a un “blocco” ossia chiusura del primo piano dell’edificio quando rimarrà aperto e perfettamente agibile. Non c’è stata ancora nessuna gara. I tecnici comunali stanno lavorando al progetto esecutivo che sarà a breve approvato, solo dopo l’amministrazione metterà a gara i lavori di restauro dei tetti, interventi che saranno suddivisi in tre lotti. Con una conferenza stampa, con una commissione consiliare e con comunicati molto dettagliati il Comune di Lucca ha più volte ripetuto le stesse informazioni sempre molto trasparenti e semplici, ma il Comitato sembra non riuscire a comprenderle per questo le ripeteremo ancora una volta. I tempi di realizzazione dei tre lotti di lavori al tetto non cambiano ma non comporteranno l’interruzione dei servizi – tutti i servizi – della Biblioteca, tanto meno diminuiranno l’accessibilità alla struttura che anzi vedrà riaperto anche l’ingresso di piazza dei Servi. La Biblioteca resterà chiusa, come sempre avvenuto, solamente per la pausa estiva in agosto, periodo nel quale verranno riorganizzati alcuni spazi al suo interno, come più volte spiegato dagli assessori Pisano e Testaferrata e il temporaneo trasferimento di alcuni uffici dell’Istruzione al primo piano durerà solamente per il tempo in cui verrà realizzato il lotto di lavori nella porzione di tetto che sovrasta il secondo piano dell’edificio“.

Anche gli assessori Mia Pisano e Simona Testaferrata ribadiscono l’iter previsto dall’amministrazione comunale: “La Biblioteca Agorà deve affrontare un’importante serie di lavori al tetto, per 1.6 milioni di euro: un cantiere non procrastinabile viste le condizioni in cui si trovano le coperture dopo anni di incuria con cui l’amministrazione precedente ha lasciato l’edificio. Nonostante questo – grazie al lavoro degli uffici e ad alcuni spostamenti interni – la biblioteca resterà aperta e con tutti i suoi servizi e le postazioni consuete, oltre ad alcune novità che aggiungeranno accessibilità e comodità. Ci sarà solo un breve periodo di chiusura dal 5 al 26 agosto, che consentirà la necessaria riorganizzazione. Dobbiamo anche ricordare come tutti gli anni in questo stesso periodo la biblioteca osserva normalmente un periodo di chiusura. Appare dunque del tutto strumentale quanto dichiarato dai consiglieri di centrosinistra, che stanno facendo preoccupare inutilmente utenti e opinione pubblica, con problematiche e inesattezze ingigantite di fronte a un percorso lineare e facilmente comprensibile. Il cantiere sarà organizzato in tre lotti consecutivi che impegneranno quindi in tempi differenti le diverse zone dell’edificio. In particolare il primo lotto quello che riguarda il secondo piano dove ci sono gli uffici dell’istruzione sarà il primo ad essere realizzato e durerà solo qualche mese, non anni. I dipendenti del settore istruzione al secondo piano troveranno quindi temporanea sistemazione al piano terreno (servizi prima infanzia), in stanze non utilizzate dalla biblioteca e in una porzione del primo piano solo per alcuni mesi – non anni come si vuol far credere – ma al termine di questa porzione di lavori ritorneranno nella sistemazione originaria e gli spazi al primo piano torneranno alla biblioteca. Questa collocazione era l’unica possibile e quella più semplice anche per gli utenti. Si tratta quindi di una situazione temporanea. Il trasferimento di alcuni scaffali di libri non ne impedirà la consultazione che sarà sempre garantita attraverso gli operatori della biblioteca: in particolare i testi di maggiormente consultati dagli utenti resteranno tutti disponibili sugli scaffali aperti della biblioteca. Non si riesce a capire quali saranno i problemi di accessibilità denunciati dal centrosinistra, visto che verrà ripristinato anche l’ingresso da piazza dei Servi, che si aggiungerà a quello in via delle Trombe. Inoltre il collegamento principale fra piano terreno e primo piano tornerà sulla scala dell’ascensore: quello che è il percorso più breve. Il collocamento dello scaffale dell’emeroteca nella sala grande al piano terreno non ne diminuirà le postazioni. Dobbiamo sottolineare inoltre il nuovo uso di spazi prima inutilizzati: la sala che precede l’auditorium della chiesina, attualmente vuota, sarà arredata in modo confortevole e messa a disposizione dello sportello Informagiovani, per incontri e colloqui e per attività ludiche correlate con la biblioteca. Novità anche per il chiostro, che verrà attrezzato sotto i porticati di numerosi tavoli e postazioni di studio per essere maggiormente sfruttato durante la bella stagione. La sala corsi nella zona nord ovest sarà polivalente, per poter essere utilizzata sia dai bambini delle scuole con tavoli per i laboratori sia una parte per la lettura con angoli morbidi, che per video proiezioni e incontri sempre per ragazzi e bambini; mentre ci saranno spazi dedicati e attrezzati per dare ospitalità alle famiglie e supporto alle neo mamme. Come si vede l’amministrazione ha scrupolosamente pianificato con grande anticipo la gestione dei lavori al tetto, non solo per garantire la continuità del servizio ma anche per aggiungere nuove funzionalità e sperimentare nuove sistemazioni“.