L’appuntamento è per domenica 17 alle ore 17.30 (con ingresso gratuito) nella sala grande del Teatro del Giglio
Un evento in ricordo del ventennale dalla morte di Cesare Garboli è quello organizzato dal Teatro del Giglio, in collaborazione con Feltrinelli librerie – Lucca, nell’ambito di ‘Un teatro sempre aperto’. L’appuntamento è per domenica 17 alle ore 17.30 (con ingresso gratuito) nella sala grande del Teatro del Giglio con Cesare Garboli: la voce, la scrittura.
Realizzato da un’idea di Margherita Loy e Giorgio Amitrano, impreziosito dalla proiezione di video provenienti dalle teche RAI con interviste al grande critico-scrittore. Cesare Garboli verrà ricordato con la lettura dei suoi testi, nella voce di attrici, attori e collaboratori che avevano con lui un profondo rapporto di amicizia: Giorgio Amitrano, Anna Bonaiuto, Carlo Cecchi, Roberto De Francesco e Iaia Forte. L’intento è quello di restituire, attraverso la lettura dei suoi testi, la grandezza e la poliedricità di questo straordinario uomo di cultura. Cesare Garboli (Viareggio 17 dicembre 1928 – Roma 11 aprile 2004), traduttore straordinario di Molière e Shakespeare, critico-scrittore sopraffino, creatore di un linguaggio critico, inoltre amava il teatro e ai suoi protagonisti ha dedicato, oltre che mirabili traduzioni, saggi, articoli, anche il libro ‘La famosa attrice’ edito da Adelphi che ripropone, con una splendida postfazione, un libello ottocentesco sulla moglie di Molière. Nel maggio del 1978, dopo l’uccisione di Aldo Moro, Cesare Garboli decise di lasciare per sempre Roma e ritirarsi nella sua casa di Vado di Camaiore, e da allora la lucchesia divenne suo luogo d’elezione. Dividendosi tra Parigi e la Toscana, per continuare a lavorare sull’amatissimo Molière, trascorrerà gli ultimi anni dedicandosi, tra l’altro, alla figura sfaccettata di Giovanni Pascoli. Recentemente l’editore Minimum Fax ha avviato una riedizione della sua opera critica; sono usciti per ora il volume ‘Un uomo pieno di gioia’, lo scritto lungo e appassionato che Cesare Garboli dedicò ai ‘Diari’ di Antonio Delfini e la mirabile raccolta ‘Scritti servili’.
Redazione Lucca Times.