di Antonietta Bandelloni – Durante la seconda giornata di LuBeC abbiamo intervistato Minuti per capire quale sia il potenziale del digitale applicato ai beni culturali.
Marcello Minuti, coordinatore generale della Fondazione Scuola dei Beni Culturali e delle Attività Culturali, durante la seconda giornata di LuBec ci racconta quali possono essere le sfide del digitale nel mondo dei beni culturali.
Che si voglia o meno, il digitale e soprattutto l’arrivo dell’intelligenza artificiale che intelligenza non è ma bensì un sistema di elaborazione dei dati, offre opportunità anche nel mondo del lavoro.
La Fondazione Scuola dei Beni Culturali e delle Attività Culturali ha per socio unico il Ministero della Cultura. Al momento sta portando avanti un innovativo progetto finanziato dal Pnrr Cultura 4.0 per incrementare le competenze digitali in relazione al patrimonio culturale degli addetti ai lavori.
Ricercatori universitari, dottorandi, istituzioni pubbliche e private ma anche coloro che stanno portando a termine un percorso accademico attinente all’universo dei beni culturali possono accedere gratuitamente alla formazione proposta dalla Fondazione.
Antonietta Bandelloni è nata a Seravezza. Studiosa di Michelangelo e divulgatrice d’arte. Fotografa. Ha pubblicato sei libri dedicati alla vita e alle opere di Michelangelo Buonarroti e ha scritto capitoli per altri due volumi, uno dei quali edito in francese.