Cronaca della Versilia

Incidenti sul lavoro, Asl: “Oltre 7mila nei primi sei mesi”

Il dato si riferisce alla zona nord ovest della Toscana coperta dall’Asl. Gli incidenti sono stati 7mila 57, di cui quattro mortali

Gli infortuni sul lavoro nei primi sei mesi dell’anno sono stati, per quanto riguarda la zona nord ovest della Toscana coperta dall’Asl, 7mila 57, di cui quattro si sono rivelati mortali: il 21 marzo a Lucca (edilizia stradale); il 14 maggio a Crespina-Lorenzana (equitazione); il 15 maggio a Fornaci di Barga (metalmeccanica) e il primo luglio a Pietrasanta (agricoltura -manutenzione verde).

Purtroppo – scrive l’Asl Toscana nord ovest gli infortuni sul lavoro continuano a rappresentare un problema importante nonostante l’attività di vigilanza che l’ASL e i diversi enti preposti al controllo mettono in atto per verificare lo stato delle aziende e la loro adesione alla legislazione regionale e nazionale sulla prevenzione degli infortuni. L’attività di vigilanza e controllo del dipartimento di prevenzione della Asl Toscana nord ovest continua a registrare numeri elevati sia per quanto riguarda le violazioni, sia sul fronte degli infortuni. Infatti, solo nel primo semestre 2024, nel territorio della Asl Toscana nord ovest, sono stati controllati 885 cantieri (353 con rischio caduta dall’alto), ben il 22% di questi (190) sono risultati non a norma. Le aziende visitate sono state 2mila 975, (160 in agricoltura, 1429 in edilizia e 1339 in altri comparti. Sempre nel primo semestre 2024 sono stati emessi 620 verbali (307 in edilizia; 15 in agricoltura e 298 in altri comparti produttivi) per un totale di oltre 870 mila euro di sanzioni pecuniarie, le violazioni sono state 818, le sospensioni otto (sette in edilizia), 11 i sequestri e 29 i verbali con sanzioni amministrative“.

Anche se gli infortuni sul lavoro mostrano un trend in riduzione – afferma Roberta Consigli, direttrice del dipartimento di prevenzione della Asl Toscana nord ovest – purtroppo non è così per gli infortuni gravi e mortali. E’ sconcertante, infatti, continuare a constatare le stesse modalità di accadimento degli infortuni mortali nei due comparti inseriti da anni nei piani mirati nazionali e regionali“.