di Antonietta Bandelloni – L’edificio sarà interessato dalla progettazione, realizzazione e messa in opera di strutture che rispecchino i più moderni criteri degli allestimenti museali
Il Fortino di Forte dei Marmi, costruito per volere del granduca Pietro Leopoldo a partire dal 1782, verrà sottoposto a interventi di ristrutturazione interni e adeguamenti che lo renderanno un ancor più importante centro espositivo in grado di accogliere mostre di primordine.
L’edificio, nato come struttura di difesa e avvistamento e poi adibito a magazzino per il deposito dei marmi, sarà interessato dalla progettazione, realizzazione e messa in opera di strutture che rispecchino i più moderni criteri degli allestimenti museali. Verranno inoltre acquistati sia deumidificatori che umidificatori mobili per garantire parametri costanti di umidità indispensabili per la tutela nelle migliori condizioni possibili delle opere che di volta in volta verranno esposte.
“Gli adeguamenti strutturali e funzionali al Fortino sono molteplici – spiega il sindaco Bruno Murzi – dopo una completa ritinteggiatura degli interni, verranno installati dei macchinari per il controllo del livello di umidità, parametro essenziale per le esposizioni di oggetti e manufatti antichi e di pregio. Verrà aggiornato il sistema di videosorveglianza degli ambienti interni, tutti presidiati da telecamere controllabili da remoto.
Verrà adeguata la dotazione tecnologica, con nuovi schermi e sistemi di proiezione. Sarà realizzata una serie di teche espositive da utilizzare nella sede del Fortino ma che potranno essere all’occorrenza spostate anche in altri siti espositivi. Al piano terra verrà realizzato un bookshop con biglietteria. La realizzazione degli arredi è stata affidata alla ditta Acme04 di San Giuliano Terme (Pisa) a seguito di un’indagine di mercato”.
Intanto il Fortino si prepara per accogliere due grandi mostre: Dream Role, esposizione fotografica esclusiva del regista Peter Chelsom e Gli Egizi e i doni del Nilo curata da curata da Paolo Marini, curatore e coordinatore scientifico delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino.
Interpellato sull’importanza dell’investire in cultura, il sindaco Murzi ha così risposto: “A Forte dei Marmi la natura, la cultura e la storia si fondono. Con i suoi 500 anni di storia, Forte dei Marmi non è solo spiaggia e bicicletta: musei, ville, piazze, opere d’arte, mostre ed eventi culturali popolano tutto l’anno le vie del paese. Siamo consapevoli di avere già una grande ricchezza che attrae turisti da tutto il mondo, ma la cultura è valore fondante e inclusivo, è esigenza educativa e sociale, va intesa nelle sue più svariate declinazioni, anche come volano turistico per potenziare lo sviluppo economico del nostro territorio, rendendolo maggiormente competitivo e unico all’interno del panorama nazionale ma anche europeo e internazionale”.
Al termine della mostra realizzata in collaborazione con il Museo Egizio, a febbraio del prossimo anno verrà ripreso e completato prima della stagione estiva 2025 l’intervento di restauro esterno del Fortino.
Antonietta Bandelloni è nata a Seravezza. Studiosa di Michelangelo e divulgatrice d’arte. Fotografa. Ha pubblicato sei libri dedicati alla vita e alle opere di Michelangelo Buonarroti e ha scritto capitoli per altri due volumi, uno dei quali edito in francese.