Il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva per l’impianto di riciclo di pannolini e pannoloni di Salanetti. Picchi: “Siamo alla prima battaglia, poi vedremo ad ottobre“
Il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva per l’impianto di riciclo di pannolini e pannoloni di Salanetti e la prossima udienza slitta così al 23 ottobre. Il ricorso era stato presentato dai comitati di Porcari che si erano autotassati e avevano raccolto le firme.
“Siamo alla prima battaglia, poi vedremo ad ottobre – ha commentato Liano Picchi, rappresentante dei Comitati ambientali della Piana -. Ci hanno detto che non ci sono motivi di pericolo immediato o di danni immediati, perché tanto l’impianto non sta per partire. Quindi non ci sarebbe l’urgenza. Ma se loro fanno l’acquisto, comprano l’immobile, stanziano i lavori e fanno dei contratti, e poi le motivazioni per cui i ricorsi fatti sono fondate, per me diventa una forzatura“. I lavori partiranno nel 2025, ma l’impianto deve essere finito entro giugno 2026. “Mi sembra che la fretta ci sia – ha commento Picchi -. Inoltre ci hanno detto che l’impianto non va contro il piano regionale, ma qui ci sono elementi che nel piano regionale non sono stati presi in considerazione: il primo è quello dell’incompatibilità ambientale, dato che sorgerebbe in zona P3, e poi resta comunque il problema dei PFAS, gli inquinanti eterni, dato che l’impianto di Aquapur non è specificatamente progettato per il trattamento/abbattimento di queste sostanze”.
Giornalista e fotografa. Ha scritto per diverse riviste e giornali on line.